Si può fare? Conviene o no? Quali problemi potrebbero esserci? Scopriamo insieme tutte le risposte a queste domande.

La posa di un nuovo pavimento in gres porcellanato su un pavimento esistente in ceramica è un’operazione in alcuni casi possibile e che può far risparmiare il tempo e il denaro necessari allo smantellamento del vecchio pavimento e al ripristino del supporto, ma è importante rivolgersi a dei professionisti per farsi consigliare al meglio ed evitare problematiche, alcune volte anche gravi, successivamente.

Ma partiamo per gradi: la prima cosa da fare per capire la fattibilità dell'intervento è verificare la planarità dell'attuale rivestimento, ovvero che non siano presenti irregolarità concave e/o convesse. Normalmente questo passaggio viene eseguito con una staggia di almeno 250 centimetri e c'è una tolleranza di più o meno 5 millimetri. Si può nel caso livellare direttamente con la colla, ma questa conferma la riceverai solo dal tecnico incaricato. Inoltre sarà necessario verificare la tipologia e la condizione del solaio che sorregge il pavimento, altrimenti potrebbe pregiudicare definitivamente la tenuta di una struttura già compromessa e rovinare il nuovo pavimento. Altri dettagli da controllare prima di procedere sono la solidità del pavimento esistente con il massetto, l'assenza di umidità di risalita e la mancanza di fessure o parti danneggiate. Se tutto va bene, allora procediamo pure!
Quali altre verifiche bisogna eseguire? È importante tenere conto che la quota del nuovo pavimento sarà ad un livello superiore a quella esistente di minimo 1,5 cm, ma probabilmente anche maggiore, in base allo spessore del pavimento scelto e della quantità di colla che andrà utilizzata per la posa. Quindi bisogna verificare che le porte-finestre e le porte interne si possano sollevare di qualche centimetro o altrimenti andranno tagliate o, peggio ancora, sostituite totalmente.

Possiamo passare alla posa? Forse facciamoci un'altra domanda prima: è previsto il rifacimento di tutti gli impianti? Perchè in tal caso demolire la pavimentazione esistente e il sottostante massetto e ricostruire il massetto, non dovrebbe essere scartata a priori. Sarà il progettista a ragionare sui costi dell'intervento e sulla migliore riuscita del lavoro, ma a volte demolire tutto anziché lasciare brandelli di massetto sparsi potrebbe essere l’opzione migliore. Alternativamente, se si dovessero realizzare alcune tracce a pavimento, durante il tracciamento e dopo la loro chiusura si dovrà rifare la verifica del supporto appena descritta poco fa. Questo perché se all’apertura delle tracce il massetto dovesse risultare friabile e sabbioso, allora non si può procedere, il supporto è privo di compattezza, coesione ed omogeneità. Se invece durante il tracciamento non ci sono stati problemi a seguito della chiusura va verificata solo la planarità.

Cosa succede a questo punto? Attestata la fattibilità dell'intervento, si procede con la pulizia del vecchio rivestimento e la stesura di un primer per una maggiore adesione. Questo prodotto creerà una patina ruvida che a completa asciugatura permetterà di accogliere le nuove piastrelle in gres.
Hai bisogno di alcuni ultimi consigli?
- Per l'acquisto è sicuramente meglio orientarsi su piastrelle con spessori ridotti per non aumentare troppo la quota del pavimento.
- Rivolgiti a professionisti del settore e non puntare al ribasso con le maestranze perchè il denaro risparmiato ora, potresti doverlo sborsare successivamente all'arrivo dei problemi.
- Trova un progettista che sappia proporti i migliori prodotti e tecnici sul mercato.
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