Quando è una buona idea usare il blu nei nostri interni? Che significato ha questo colore? Qualche articolo fa abbiamo cominciato ad analizzare le tinte di colore e la simbologia di ognuna, concentrandoci inizialmente sul colore rosso, mentre oggi passiamo ad un altro dei tre colori primari: il blu.
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Il blu è indubbiamente il colore del rilassamento per eccellenza, esprime calma, sensibilità, dolcezza e pace. Per tradizione e cultura è il colore dell'acqua e della profondità, quindi legato all'introspezione e alla spiritualità. La sua etimologia deriva poi dal francese arcaico bleu, “color della luce” indicando anticamente il cielo e che dà quindi sicurezza e un senso di armonia. Nel campo del marketing, è un colore che tende a creare dipendenza ed è simbolo di professionalità, sicurezza, affidabilità, motivo per cui è un colore utilizzato da moltissime aziende nei loro loghi. Samsung, Facebook, Allianz, Philips.. avevi mai notato che sono tutti della stessa tinta?

Andando a parlare del colore blu negli interni, invece, negli ultimi anni l'abbiamo visto in moltissime versioni, dal blu marino all'ottanio, o al blu balena desaturato. Ma da sempre è un colore utilizzato spesso, specialmente nelle sue variazioni più tendenti all’azzurro che possono essere rinfrescanti e cordiali. La cosa importante con un blu nella stanza è di riuscire poi a bilanciare con dettagli a contrasto (bianchi, rossi fuoco, verdi pastello o gialli senape) per evitare che la stanza risulti banale e priva di carattere. Nelle tonalità più scure andrebbe evitato su grandi superfici, scegliendo, invece, solo alcune zone o dettagli che potrebbero fare la differenza estetica nei vostri locali, ma senza diventare opprimente. Il blu è interessante se usato anche solo a soffitto quando si hanno altezze importanti perché farà sembrare più basso lo spazio, ma darà anche una sensazione di rilassamento che mette a proprio agio. Come tutti i colori freddi, il blu ha il vantaggio d’ingrandire le stanze e quindi si adatta perfettamente agli spazi piccoli, ma non solo. Al contrario del rosso, in un ristorante il blu tende ha far sembrare che si stia mangiando qualcosa di tiepido o freddo, da evitare quindi assolutamente in una steakhouse, ma utile in un ristorante che serve pesce crudo. Un trucco, altrimenti, è abbinare il blu scuro ad un legno o ad un beige, richiamando l'eleganza e il calore di un tono più caldo. Hai trovato utile questo articolo? Vorresti avere tutte queste informazioni anche sugli altri colori? Seguici sui social!