Mattoni a vista, cemento, legno e metallo, magari tutto insieme dentro un loft, quali sono le caratteristiche dello stile più trendy del momento?

È passata qualche settimana dall'ultimo articolo dedicato agli stili della casa e quindi ci facciamo perdonare parlando dello stile industrial, ultimamente uno dei più richiesti e apprezzati. Sicuramente uno dei motivi del suo largo successo è che si adatta a qualsiasi genere di spazio, sia esso privato o pubblico. Ma dove nasce questo stile? E quando? Nasce negli anni Cinquanta a New York perché si iniziano a recuperare e riutilizzare vecchi edifici industriali e artigianali per farli diventare abitazioni, scoprendo così il fascino dei magazzini di cemento e ferro. Indubbiamente la notorietà di questo stile aumenta grazie ai film americani ambientati in questi spazi che arrivano oltreoceano, oltre all'affermarsi della Pop Art capeggiata da Andy Warhol. Oggi questo stile è largamente utilizzato anche in edifici contemporanei e non propriamente industriali, arrivando quindi a rinominarlo come industrial chic, ma col rischio di risultare esteticamente pesante e “plastico”. Inoltre senza uno studio appropriato degli interni si può incappare in ambienti freddi e monotoni, troppo essenziali e spenti, ma vediamo insieme caratteristiche e problematiche di questo stile:

  • Edificio al grezzo: come già detto, un punto fondamentale di questo stile sarebbe quello di essere all'interno di edifici storici, ma anche in spazi contemporanei si può provare a raggiungere buoni risultati, anche se forse un po' fittizi. Prima cosa da fare è portare le pareti al grezzo, che siano mattoni o cemento e poi decidere se lasciarle così o se apportare qualche modifica. Stesso discorso si può fare per i soffitti che se hanno travi in legno o in ferro, tubature e condutture, è meglio lasciarle totalmente a vista.
  • Open space: gli spazi devono essere quanto più aperti possibile, meglio ancora se, proprio come in un loft newyorkese, non ci sono ambienti separati (bagno a parte!). È possibile dividere le stanze con tendaggi o librerie passanti. Se la tua casa è tutta divisa in piccole stanze forse è meglio evitare questo stile, vogliamo essere onesti, ti potrebbe però piacere lo stile vintage di cui abbiamo già parlato. Hanno molto in comune questi due stili!
  • Finestre ampie e in metallo: scordati infissi in legno e contemporanei, opta per serramenti in alluminio ampi e divisi in piccoli quadrati o rettangoli, possibilmente con parti fisse e parti apribili.

  • Soppalchi: gli ambienti di questo stile sono solitamente molto alti e a doppia altezza dove si possono facilmente inserire soppalchi aperti che diventano zona notte o studio. Non è obbligatorio, ma sicuramente aiuta per l'ambientazione.
  • Pavimenti: tendenzialmente l'ideale sarebbe utilizzare pavimenti in cemento o resina (noi di Ndesign abbiamo anche quelli fatti a calce, totalmente sostenibili!), privi di fughe e sui toni del grigio. Ma non scadiamo nel banale, anche un bel parquet grezzo e rovinato dal tempo si adatta bene.
  • Arredamento vintage: e qui di solito si commettono errori! Non è necessario che tutti gli arredi presenti siano antichi, in legno grezzo e in ferro nero, anche perché è proprio così che si creano spazi monotoni e banali. La cosa migliore è orientarsi su una palette colore prefissata, cercare arredi in linea con la propria idea e poi abbinarci qualche pezzo di arredo storico che diventa il fulcro dell'attenzione con la sua bellezza.
  • Illuminazione: dai libero sfogo alla fantasia e cerca i prodotti più strani ed eccentrici che puoi trovare. Vecchie insegne, bottiglie di vino usate come paralume, cavi elettrici in corda e lampadine nude dai colori caldi, tutto è lecito, ma deve essere ben bilanciato. Lascia l'impianto a vista! Ultimamente si vedono anche in commercio dei sistemi di illuminazione a parete con dei vecchi tubi che nascondono i cavi elettrici e potrebbe essere una scelta molto interessante se incontra il proprio gusto e se si riesce a riportarla coerentemente in tutta la casa.
  • Home decor e materiali: la prima scelta sarà sempre il metallo, magari anche rame ossidato e non solo ferro nero, ma sicuramente sedie, strutture dei mobili, insegne, tavoli e lampade devono riprendere questo genere di materiali. Anche il legno naturale è molto presente, specie se sbeccato in qualche punto o molto segnato dal tempo. I tessuti in questo caso sono tendenzialmente lucidi, come la pelle, meglio ancora se vecchia e rovinata. Le decorazioni, infine, non possono certo essere bouquet di fiori colorati o vasi di ceramica cinese: orientati su souvenir di viaggi, arte contemporanea con quadri di grandi dimensioni e colori forti, targhe e insegne, foto incorniciate (meglio in bianco e nero) e/o vecchie locandine di film e concerti.

Come sempre, noi di Ndesign siamo a tua disposizione per studiare nel dettaglio la tua situazione e le tue necessità, aiutandoti ad ottenere la casa che desideri, spendendo il budget che ti sei prefissato. Chiamaci o scrivici!


Nel caso ti fossi perso gli articoli sugli stili precedenti, eccoli qui: stile giapponese, stile scandinavo, stile minimal, stile classico, stile contemporaneo, stile vintage, stile provenzale, stile inglese, e stile shabby chic.

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