Diciannovesimo capitolo di una guida per architetti e designers che non vogliono perdere l'occasione di visitare le migliori architetture nel mondo.

Gli ultimi ArchiTravel erano tutti in Italia, ma con l'arrivo del periodo natalizio si sa che ci sono città più famose per i mercatini, un esempio è sicuramente Vienna. Quindi perché non scoprire un itinerario di architettura da abbinare allo shopping dei regali?

mappa vienna contemporanea ndesign

Abbiamo impostato un tour che rimanga il più vicino possibile al centro storico, ma che ti permetta ugualmente di godere appieno di tutta l'architettura moderna e contemporanea che questa città può offrire!

Prima tappa: i Gasometri di Vienna. Poco conosciuti, si trovano nel quartiere Simmering e sono stati costruiti nel 1896. Alla fine della loro utilità, sono stati trasformati da quattro equipe di architetti celebri in centri commerciali, un cinema, bar e spazi abitativi, aperti al pubblico nel 2001. Esternamente mantengono la loro struttura storica originale, ma internamente sono un vero e proprio connubio tra “vecchio” e “nuovo”, tra architettura industriale storica e architettura contemporanea, dove gli elementi di una e dell’altra si fondono pur mantenendo una propria dignità individuale. Sono una meta imperdibile!

Ci spostiamo ora verso una delle attrazioni turistiche più rinomate, al contrario della precedente, per visitare l'Hundertwasserhaus, il più curioso complesso di case popolari di Vienna. In tutte le sue opere, il pittore Hundertwasser si è affidato ad un metodo architettonico totalmente creativo, in una ricerca continua di armonia con la natura. Ci sono, infatti, più di 200 alberi e arbusti sui balconi e le terrazze di questo complesso, creando di fatti un'oasi verde cittadina. Un fatto curioso è che chi abita nella Hundertwasserhaus ha anche il diritto di decorare la facciata intorno alle proprie finestre secondo il proprio gusto personale!

Per rimanere in tema, procediamo all'altra opera di Hundertwasser: la Kunst Haus Wien. L’edificio, precedentemente senza alcunché di appariscente, spicca ora per i suoi elementi irregolari in vetro, metallo, mattone e legno e per le sue mattonelle di ceramica nei colori più vari. Inaugurata nel 1991, la Kunst Haus Wien consiste di due piani sui quali è alloggiata una mostra permanente dedicata alle opere di Hundertwasser ed altri due piani con mostre a soggetto sempre diverse. Nel pianterreno si trovano un caffè-ristorante ed un negozio. Purtroppo è attualmente in restauro, ma dovrebbe riaprire con l'inizio del 2024!

Facciamo ora un salto tra moderno e contemporaneo, allontanandoci leggermente dal centro, per scoprire il più alto edificio austriaco: la DC Tower 1, progettata dall'architetto Dominique Perrault nel 2013. Le onde della facciata donano un aspetto liquido, immateriale e malleabile, che cambia continuamente al variare delle condizioni di luce. Nel maggio 2014 il grattacielo ha ottenuto il secondo posto nel rinomato premio per l’architettura "Emporis Skycraper Award".

Ritornando vicino al canale del Danubio, continuiamo la passeggiata tra edifici contemporanei di spicco, come la Uniqa Tower, uno tra i primi edifici ad aver ottenuto la certificazione Green Building dell'Unione Europea. La facciata di oltre 7000 metri quadrati è stata progettata come facciata multimediale con una matrice di LED e dal 2022 è illuminata con le bandiere di tutti i 18 paesi dell’Europa centrale e orientale in cui opera UNIQA, ente assicurativo. Sicuramente da vedere in notturna per goderselo appieno!

A pochi passi troviamo troviamo l'hotel Sofitel Vienna Stephansdom, progettato dall'architetto Jean Nouvel in collaborazione con altri personaggi del mondo dell’architettura come Pipilotti Rist e Patrick Blanc. L’hotel Stephansdom è un edificio complesso, realizzato in vetro e acciaio con le facciate tutte differenti tra loro e giochi di colore che vanno dal bianco al nero. Patrick Blank ha creato un giardino verticale composto da 20000 specie differenti di vegetali, mentre Pipilotti Rist ha realizzato dei soffitti luminosi e colorati con videoproiezioni spettacolari, visibili già dall'esterno.

In una città come Vienna bisogna abituarsi al continuo contrasto tra edifici ultra tecnologici ed edifici storici, e quindi anche questo ArchiTravel vi si adatta, portandoci ora a vedere l'esterno del Zacherlhaus (1903-1905). Il proprietario della casa era Johann Evangelist Zacherl, figlio di Johann Zacherl, uno dei principali attori nel settore degli insetticidi, con un'attività avviata già nella seconda metà del XIX secolo. Una figura molto visibile sulla facciata dello Zacherlhaus è l'Arcangelo Michele, che è un cenno al potere dello Zacherlin nello sconfiggere i suoi nemici. Ora che sai la storia, non stupirti se questo edificio lo sentirai chiamare “Wanzenburg”, ossia il castello degli insetti!

Non tutti si sono adattati subito ai contrasti di cui parlavamo prima, infatti anche se oggi è tanto apprezzato, a metà degli anni '80 a Vienna scoppiò un enorme scandalo per un progetto architettonico! Il progetto di Hans Hollein per la costruzione di un moderno edificio in vetro davanti al venerabile Duomo di S. Stefano creò un notevole scompiglio. Tuttavia, la Haas-Haus venne costruita e inaugurata nel 1990, diventando oggi un edificio icona della città.

Dopo tutte queste tappe, forse è il caso di fermarsi un po' e riposarsi. Perché non farlo in uno dei più rinomati bar della città, nonché meta per gli amanti dell'architettura? Il Loosbar, con i suoi soli 27 metri quadri, è il bar più piccolo di Vienna. L’architetto e artista Adolf Loos, che pure suscitò molte discussioni ai suoi tempi, ha segnato l’inizio del Modernismo architettonico a Vienna. Dopo un lungo soggiorno in America, disegnò nel 1908 questo bar che ora è soggetto a vincolo di tutela storico-paesaggistica. Utilizzando legno, vetro, ottone e onice ha saputo creare un ambiente unico che sembra anche più grande grazie all'uso sapiente di specchi.

Adolf Loos sempre sarà fonte di ispirazione per moltissimi architetti, sia per le sue opere realizzate, sia per i suoi libri, e siamo certi che tutti debbano vedere almeno una volta l'edificio che rappresenta tutta la sua filosofia per eccellenza: il Looshaus in Michaelerplatz. Realizzata tra il 1909 e il 1911, la casa venne vista all'epoca come una palese provocazione perché, eretta di fronte al Palazzo Reale, non presentava alcun rimando estetico allo stile barocco caratterizzante invece, l'antistante sede reale e gli altri importanti edifici affaccianti sulla piazza. Loos credeva fermamente nel minimalismo, nell'evitare di utilizzare fronzoli e ornamenti inutili. Per questo edificio fece, infatti, una distinzione netta tra la parte inferiore basamentale, rivestita in marmo verde, e quella superiore patinata da intonaco bianco liscio, dove sono state ritagliate le finestre in tutta la loro semplicità. Una scelta forte per il periodo che ha caratterizzato l'architettura da quel momento in poi.

Ci avviciniamo alla fine di questo tour, ma ci sono ancora un paio di tappe importanti da non perdersi. Per un caffè e un po' di riposo consigliamo una sosta al Palmenhaus ai margini del Burggarten, una serra edificata tra il 1902 e il 1906 in stile Liberty. Chiusa per motivi di sicurezza, è stata restaurata alla fine degli anni '90 e oggi rivive in tutto il suo splendore. La parte centrale viene utilizzata, appunto, come ristorante e bar, mentre ai lati si trovano una sala per le farfalle e una serra. Fidati, vale la pena farci un salto!

Infine, non esiste un itinerario che non preveda almeno un museo e quindi andiamo a visitare il MuseumsQuartier. Aperto nel 2001 dopo anni di ricostruzione, qui si trovavano le scuderie barocche degli Asburgo, mentre oggi troviamo un perfetto esempio di connessione tra l'edificio storico e le due architetture moderne dei musei: il Leopold Museum e il Mumok (Museo d’Arte Moderna).

Siamo già a diciannove capitoli di questa rubrica dedicata ai viaggi di architettura! Ti sei perso/a i precedenti? Li trovi tutti qui: Bologna e dintorni, Reggio Emilia e dintorni, Emilia Romagna, Sud della Francia, Luigi Caccia Dominioni a Milano, Lussemburgo, Bruxelles, Torino, Le cantine del Piemonte, Ginevra, Vico Magistretti a Milano, Firenze, Toscana, Gio Ponti a Milano, Vicenza, Como, Studio BBPR a Milano e Barcellona.