
Infine, tappa extra, ma imperdibile essendo proprio accanto al Pavillon Noir, è il Conservatoire Darius Milhaud progettato dall’architetto giapponese Kengo Kuma, designato attraverso un altro concorso. Si tratta di un edificio monumentale che adotta nella facciata dei pannelli d’alluminio piegati per esaltare le variazioni dell’ombra sulla superficie lungo l’arco del giorno. L'architetto descrive l'edificio come un progetto d'ombra, una filosofia giapponese, e come un confine tra la città vecchia e il nuovo.