Sedicesimo capitolo di una guida per architetti e designers che non vogliono perdere l'occasione di visitare le migliori architetture nel mondo.
È passato fin troppo tempo dal nostro ultimo ArchiTravel e con l'arrivo dell'estate la voglia di viaggiare inizia a farsi sentire! L'ultima volta avevamo visto il Sud della Francia, meta speciale per un viaggio ad agosto, ma se ami l'Italia e vuoi andare a scoprire splendide architetture contemporanee vicine al mare, allora questo articolo fa per te! L'Emilia Romagna non smette di stupire ed un luogo che ora più che mai ha bisogno del turismo estivo, pront* a salvarvi queste mete.

In questo articolo non faremo un vero e proprio itinerario perché sarebbe troppo lungo e poco rilassante, quindi non adatto ad una bella vacanza estiva, ma indichiamo i luoghi architettonici più interessanti così che ci sia libertà di inserire nel proprio itinerario una città o meno.

Ferrara
Prima tappa potrebbe essere Ferrara, dove all’inizio degli anni Novanta è stata realizzata la chiesa parrocchiale di San Giuseppe Lavoratore in via Panetti. Realizzata in mattoni e cemento a vista, presenta una facciata scandita da sei pilastri di cemento e un tetto irregolare che ricorda gli antichi tetti spioventi.
Simile nel contrasto di colori in facciata, è il Complesso di Porta Reno, anch'esso con mattoni a vista, ma abbinati ad un rivestimento in pietra (biancone). Si tratta di un complesso di tre edifici, con una specie di torre di quattro piani a far da perno tra le altre due ali di struttura. I tre corpi si diversificano sia per le tipologie adottate che per la morfologia, presentando diversi ritmi di aperture e dettagli costruttivi diversi. Si configura così formato da un edificio sul corso principale, delle case a schiera su una piccola strada e un palazzetto su una piazza. Il progetto si pone nei riguardi della città antica evocando la storia del luogo e ricercandone l’identità, ma con un linguaggio in chiave moderna.
Ultima architettura da non perdersi a Ferrara è la chiesa di San Giovanni Evangelista di Quacchio che sorge su via Briosi. Anche questo edificio è in mattoni e cemento a vista, e presenta un’ascensione verso l’alto sottolineata da quattro alti pilastri che sostengono la tettoia del portico antistante. L’ingresso è sopraelevato di tre gradini ed è costituito da un unico portale in legno a doppio battente. Un edificio imponente e compatto, che anche nel campanile mostra un minimalismo di facciata importante.
Lasciando la città, ma rimanendo nella provincia, raggiungiamo Comabbio, in località Lido di Spina dove nel 1973 è stato inaugurato il Museo Alternativo Remo Brindisi, progettato da Nanda Vigo, per contenere la ricca collezione d’arte dell’artista e, contemporaneamente, per essere una casa di vacanza, di cui puoi trovare tutte le informazioni nell'articolo dedicato alla progettista.


Ravenna
Prima di arrivare nella città di Ravenna, consigliamo una tappa a Fusignano, località dov'è possibile visitare l'Auditorium Corelli, riconversione del 2007 di un cinema abbandonato in un auditorium per la musica barocca da 200 posti, ultimo tassello di un vasto programma di riqualificazione urbana che ha interessato l'intero centro storico cittadino. La sala a gradoni è concepita come uno spazio tecnico con gli impianti e le strutture a vista: una vera e propria cassa armonica accordabile a seconda del genere musicale da eseguire grazie a una serie di elementi di correzione acustica orientabili.
Degli stessi anni è anche il progetto del nuovo Polo per l'infanzia Lama Sud dello Studio Giancarlo De Carlo e Associati: immerso in un grande giardino verde, che completa lo spazio adibito alle attività didattiche, comprende un asilo nido e una scuola materna. L’ambiente è stato creato appositamente per far sperimentare ai piccoli utenti sensazioni e spazialità a cui affezionarsi e appartenere. Il criterio di flessibilità su cui il progetto si imposta, basato sull’uso di pareti mobili, permette l’adattabilità a diverse esigenze didattiche o ad eventuali incontri collettivi. La copertura, infine, ha una configurazione volutamente originale: l’andamento ondulato delle falde simula una coperta, che avvolge morbidamente l’edificio e riprende le linee delle colline circostanti.
Nel centro di Ravenna, invece, andiamo a visitare il nuovo spazio Gaudenzi in via Diaz, galleria e boutique per lo shopping che coniuga la storia dell'arena ottocentesca con una riqualificazione contemporanea e lussuosa.
Ci spostiamo nuovamente nei dintorni della città, perché vale la pena fare un salto a Milano Marittima dove troviamo la Casa delle Farfalle, ossia uno spettacolare Centro di Educazione Ambientale inaugurato nel luglio del 2002. La struttura principale costituita da una serra climatizzata che si estende per oltre 500 mq e al cui interno sono riprodotti fedelmente il clima e l’ambiente tipico delle foreste pluviali. La serra è adatta ad accogliere le centinaia di bellissimi esemplari di farfalle amazzoniche, africane e indo-australiane, che ogni giorno attendono i visitatori di questo mondo ricco di magia.


Faenza
A Faenza troviamo un altro progetto di riqualificazione per la realizzazione di una scuola, in questo caso la Scuola Media Dionigi Strocchi, dove pietra a vista e vetro sono protagonisti, contribuendo a dare continuità a una struttura possente, quasi una fortificazione contemporanea con enormi vetrate inclinate.
Totalmente opposto come pensiero architettonico è, invece, il Condominio Le Terrazze in Via Vittorio Veneto: un edificio dinamico e plastico, leggero nelle forme e nei colori, con uno splendido rapporto col verde circostante.
In via Giovanni Paolo II, è architettonicamente interessante il piccolo centro polivalente della diocesi che oltre ad essere in mezzo ad un'area verde, si lascia penetrare dal percorso pedonale che divide il volume edilizio in due settori: a sinistra la sala per incontri pubblici (conferenze, ma anche celebrazioni liturgiche, concerti da camera, piccoli spettacoli) e, a destra, il blocco - articolato su due livelli - per le riunioni, per il catechismo e per le feste condominiali, nella caratteristica forma “a mandorla” che si alza per ben 7,5 metri fuori terra ed è segnato da fenditure vetrate realizzate secondo la tecnica antica con vetri soffiati a bocca.
Ultima, ma non per importanza, riqualificazione importante di Faenza è quella per il Centro Commerciale La Filanda, dove la sostenibilità è di forte rilevanza. La galleria non climatizzata, la presenza di un grande impianto fotovoltaico, il sistema di isolamento ad altissime prestazioni degli involucri edilizi e le coperture a verde in grado di mitigare le temperature estive ed invernali, fanno sì che l'intervento risulti molto attento agli aspetti climatici ed ambientali. La ricerca nella scelta dei materiali ha portato a definire un approccio specifico alla preferenza del mattone faccia-vista per il blocco del complesso dedicato agli spazi residenziali, vicino al gusto del pubblico e alla tradizione. All'opposto i due corpi di fabbrica che affacciano sui parcheggi scoperti si caratterizzano per i rivestimenti in vetro con la funzione di richiamo per il pubblico: in esso, infatti, sono alloggiate le insegne di maggior dimensione che di sera vengono retroilluminate divenendo punto di riferimento visivo.

Cesena
A Bertinoro, tra Forlì e Cesena, torniamo a parlare di cantine che amano l'architettura, come già avevamo fatto con l'articolo: “Le cantine del Piemonte”. L'architettura della Cantina Campo del Sole dialoga con il paesaggio disegnato dai vigneti, cercando di ridurre al minimo l'impatto della nuova costruzione. L'altezza è contenuta e sfrutta il dislivello del terreno per ricavare quanto serve ad alloggiare gli impianti di produzione. La continuità con il verde circostante è garantita dalla grande copertura, realizzata con alluminio verniciato colore verde rame, e si mimetizza con la fiorente vegetazione circostante proprio grazie all'uso di questo materiale.
Scendendo a Cesena andiamo a vedere un'interessante esempio di architettura comunale e riqualificazione in viale Oberdan: due blocchi di case popolari di proprietà comunale edificati nel 1923 necessitavano di essere ingranditi, il concorso architettonico ha portato alla scelta di un progetto che non aggiunge volumetria fuori dal sedime dei blocchi esistenti, ma mantiene l’impronta a terra costruendo il nuovo volume sopra il piano di copertura. Il fronte principale dell’edificio è scandito da un porticato formato da ampi portali in ferro, utilizzati per non far gravare il peso della parte nuova sulle fondazioni dell’edificio esistente. La nuova porzione di edificio è realizzata attraverso tamponamenti in cemento armato prefabbricato per garantire una veloce esecuzione a secco della parte aggiunta, sostenuta da profili verticali in acciaio lasciati in vista.



Rimini
Se a Rimini non ci basta prendere la tintarella o goderci la movida, allora andiamo a visitare qualcosa anche qui! Imperdibile, sicuramente, è la tomba di Federico Fellini nel cimitero cittadino, progetto che si configura come un intervento di riduzione al minimo degli elementi compositivi, ricondotti a un lavoro sulla figura geometrica del quadrato. Una diagonale divide il quadrato in due triangoli di porfido levigato, che si differenziano rispetto alla pavimentazione del percorso cimiteriale, anch’esso in porfido, ma in cubetti bocciardati. In uno degli spigoli si trova la scultura realizzata da Arnaldo Pomodoro, “La grande Prua”, composta da due pareti triangolari affiancate e conficcate nel terreno, realizzate secondo la riconoscibile poetica dell’autore. Questo elemento conferisce uno slancio di verticalità a voler segnare il luogo, altrimenti volutamente “nascosto” nel terreno. La diagonale è realizzata con un profilo metallico di sezione triangolare che funge da canalizzazione per l’acqua che sgorga in corrispondenza della scultura stessa che sembra emergere, in tal modo, dallo specchio d’acqua, che a sua volta si espande sulle superficie triangolari del quadrato.
Vicino al lungomare troviamo un'importante edificio progettato da Massimiliano Fuksas, ovvero il Centro residenziale Mareo: prettamente razionale con struttura in acciaio e balconi che fuoriescono dalla facciata in modo casuale, quasi a sembrare una cassettiera aperta. Le facciate sono ricoperte da pannelli in vetro colorato, aventi la funzione di oscurare attraverso il colore l’interno delle unità immobiliari e di fornire al contesto marino un’ambientazione vivace.
In viale Carlo Alberto Dalla Chiesa 11 sorge, invece, il nuovo Palazzo di Giustizia, edificio caratterizzato dal forte gioco di volumi ad incastro che alternano vuoti e pieni, e dall’equilibrato inserimento delle parti vetrate opache e trasparenti. Una costruzione complessa ed esaltante in cui l’alluminio conferisce all’edificio forza, bellezza e slancio.
Ultima architettura di questo articolo è nuovamente sacra, ma dalle forme semplici con una facciata che ricorda una capanna: la Chiesa parrocchiale di Gesù Nostra Riconciliazione, inaugurata nel 1995. Lo spazio interno si presenta molto luminoso, organizzato in un'unica grande navata nella quale il soffitto che scende verso il presbiterio contribuisce alla sensazione di grande spazio unitario.
Siamo già a sedici capitoli di questa rubrica dedicata ai viaggi di architettura! Ti sei perso/a i precedenti? Li trovi tutti qui: Sud della Francia, Luigi Caccia Dominioni a Milano, Lussemburgo, Bruxelles, Torino, Le cantine del Piemonte, Ginevra, Vico Magistretti a Milano, Firenze, Toscana, Gio Ponti a Milano, Vicenza, Como, Studio BBPR a Milano e Barcellona.